Torino – Praga Invest ha festeggiato sabato 12 settembre il ventesimo anniversario di attività in Repubblica Ceca. La società immobiliare si è distinta in questi venti anni sul mercato di altissima gamma creando progetti di grande pregio. Alcuni tra questi hanno ottenuto anche riconoscimenti importanti, come Rivergate, nominato Miglior Progetto Immobiliare dell'anno nel 2013. Abbiamo parlato con Nino Altomonte, Ceo della società.
Dr. Altomonte, a settembre festeggia vent'anni di attività in Repubblica Ceca e soprattutto a Praga. Come ha visto cambiare la città?
Il mio giudizio è sicuramente positivo. Vent'anni fa sono arrivato in un momento storico irripetibile. Dopo la Rivoluzione di Velluto la capitale era tutta da ricostruire. Sono contento di aver potuto vedere l'evoluzione della città e di aver contribuito alla sua ricostruzione e alla rivitalizzazione di molte sue zone tramite alcuni miei progetti. Ho in mente per esempio il progetto in via Prokopova. Lì non ho fatto solamente un valido intervento dal punto di vista estetico e architettonico, ma ho dato impulso anche ad altre società del settore a pianificare in quella zona altri interventi di riqualificazione. Tutto ciò ha contribuito a dare una vita nuova a quell'area.
In questi anni è il mercato praghese diventato più o meno ricettivo?
Per me è diventato più facile realizzare progetti, perché ho più esperienza rispetto a quando ho iniziato in questa città. Ma a parte questo, la situazione è più complicata rispetto al passato. I rapporti con gli uffici del Comune o delle Belle arti risultano sempre più complessi e complicati. Un altro grande problema consiste nel fatto che le regole e le procedure sono poco chiare o del tutto assenti lasciando così grande discrezionalità ai singoli funzionari. La cosa peggiore negli investimenti è l'imprevedibilità dovuta ai tempi di realizzazione. Perciò la Municipalità dovrebbe avere in questi punti chiave un personale più qualificato, che sappia elaborare velocemente le pratiche. Diverse volte siamo infatti incappati in funzionari non all'altezza, che ci hanno allungato sensibilmente i tempi di realizzazione.
Con la nuova concezione urbana Praga vorrebbe “riempirsi all'interno” riqualificando le aree in disuso oppure mal utilizzate. Secondo lei ci sono ancora margini interessanti in questo senso?
I margini sicuramente ci sono, perché in centro o nel centro allargato sono presenti ancora tantissime zone da riqualificare. I motivi sono tra i più diversi. Ci sono tanti immobili da sviluppare, ma che sono rimasti fuori mercato per fini speculativi. Inoltre gli Enti pubblici stanno dismettendo molti edifici nella zona centrale di Praga. Si tratta spesso di edifici che comunque ospitavano delle istituzioni, ma si è deciso di spostarli per motivi economici in altre sedi. Le amministrazioni pubbliche detengono decine di immobili che sono vuoti da anni e ormai a pezzi. Lentamente gli enti si sono decisi di alienare questo patrimonio immobiliare, che è molto rilevante e che darà una nuova spinta al mercato immobiliare praghese. Ovviamente tutto ciò non avviene senza intoppi. Alcune settimane fa volevo partecipare all'asta di un immobile presso la stazione centrale di Praga, che è stata cancellata all'ultimo momento a causa di problemi interni alle Poste ceche, che sono proprietarie dell'edificio.
E sta registrando altri movimenti interessanti sul mercato immobiliare praghese?
Un altro trend molto importante consiste nel fatto, che molte grandi imprese nei servizi, come le banche, stanno spostando i loro uffici dal centro alla periferia della città. In centro mantengono solitamente solo un ufficio di rappresentanza liberando così degli spazi enormi. Molti developers preferiscono adottare una strategia commerciale tale da attirare nei loro spazi nuove imprese già presenti a Praga. Questo è un trend, che è comune a molte grandi città europee.
Secondo lei questi spazi liberi come saranno riutilizzati?
Penso che molti di questi spazi saranno riqualificati come aree residenziali e alberghiere. Tenga conto che in questi anni sul mercato praghese è stata immessa una grande estensione di spazi amministrativi, che il mercato non assorbirà facilmente nei prossimi anni. Inoltre il mercato residenziale risente meno delle volatilità, che si possono verificare nell'economia. Quindi secondo me molti spazi saranno riutilizzati in questo senso.
Il mercato immobiliare praghese ha però risentito delle difficoltà della clientela russa. Secondo lei, il mercato si sta riprendendo da questo shock?
Assolutamente sì, attualmente il mercato è molto vivace per via dei tassi di interesse molto bassi. E poi la clientela è ormai cambiata. Anche nei miei ultimi progetti, come Rivergate o Spalena 5, la maggior parte dei clienti sono cechi, che acquistano un immobile in centro a Praga per investimento. Anche tra i cechi c'è ormai una fascia di imprenditori, che hanno accumulato risorse significative da investire. E l'immobiliare, soprattutto quello del lusso, è un investimento molto sicuro e molto interessante.
Fotografia: Team di Torino - Praga Invest al lavoro, Nino Altomonte al centro
Fonte fotografia: Torino - Praga Invest