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Svalutazione della corona: fino a quando?

04.02.2015

L'inizio dell'anno è stato altalenante per il corso della corona ceca rispetto all'euro e al dollaro americano. Le nuove previsioni sull'inflazione mostrano inoltre che la dinamica inflattiva rimarrà con ogni probabilità sotto l'obiettivo annuo del 2% indicato dalla Banca Centrale Ceca (CNB).

 

Intervento esteso a tutto il 2016

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Finanze, nel 2014 l'inflazione è scesa a 0,4% annuo, mentre nel 2015 la dinamica dovrebbe rallentare ulteriormente a 0,3%. “Con ogni probabilità, anche nel 2016 l'inflazione rimarrà sotto l'obiettivo della banca centrale” sottolineano gli esperti del Ministero delle Finanze. Principale colpevole di questa situazione è il calo dei prezzi del petrolio e di altri beni energetici, oltrechè la bassa inflazione o deflazione nell'Eurozona.

A questa situazione stanno già reagendo i vertici della Banca Centrale Ceca. Secondo il vicegovernatore Vladimir Tomsik, il regime di intervento sul corso si concluderà soltanto quando l'economia produrrà una dinamica inflattiva forte e stabile. “Stiamo importando dinamiche di bassa inflazione o addirittura deflattive dall'Eurozona – ha riferito il governatore Miroslav Singer – Il nostro vincolo di non abbassare il tasso di cambio tra corona ed euro sotto la soglia di 27 si protrarrà più a lungo di quanto avessimo pensato”.

Secondo gli esperti è quindi altamente probabile che il board di CNB annunci tra febbraio e marzo la revisione della precedente decisione di concludere il regime di intervento nella prima metà del 2016. Il regime dovrebbe così durare per tutto il 2016, senza escludere un ulteriore indebolimento della corona.

Come sottolineato dai dati, dopo una prima ondata di acquisti di valuta estera nel novembre 2013, la Banca centrale non sta intervenendo attivamente sull'andamento della corona. Il cambio con l’euro è ormai assestato intorno alle 28 corone, con un picco di 28,5 corone registrato a inizio gennaio. In questa situazione, la Cnb ha escluso di intervenire sul corso sotto copertura. “Ogni due settimane pubblichiamo la revisione dei nostri attivi e passivi, sarebbe impossibile per noi intervenire in maniera opaca” ha sottolineato il governatore Singer.


Alta dinamica salariale

La bassa dinamica inflattiva non ha per ora prodotto ripercussioni sulla dinamica salariale. Sempre secondo i dati del Ministero delle Finanze, il montante salariale dovrebbe aumentare nel 2015 del 3,9% annuo e del 4,1% nel 2016. Un dato simile, con una crescita compresa tra il 2% e il 4%, viene confermato dalle indagini tra le imprese ceche. Rimane tuttavia da verificare come i tanto attesi aumenti salariali saranno destinati alla spesa oppure al consolidamento dei risparmi.

Nei confronti della svalutazione rimangono per ora piuttosto neutrali le imprese. Le aziende attive sul mercato interno e gli importatori hanno tuttavia mostrato leggere preoccupazioni sull'eventuale aumento dei prezzi dei beni importati. “Dall'altra parte, è vero che per gli esportatori l'indebolimento della corona ha avuto un effetto positivo e ha aumentato i ricavi in corone” dice Bohuslav Cizek della Sezione per le politiche economiche dell'Unione dell'industria e del trasporto.

Chi ha risentito particolarmente dell'indebolimento della corona sono però le imprese con una forte esposizione in euro. Secondo i dati della Banca centrale ceca, le aziende ceche vantano mutui in euro per 6,8 miliardi, circa un quarto dei mutui complessivi delle aziende ceche. Perciò, molte aziende stanno pensando di fatturare completamente i propri servizi e beni in euro, coprendosi da eventuali rischi di sbalzi della moneta ceca.

 

Credits: cnb.cz

 

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