L'Authority di Controllo Nazionale (NKU), la Corte dei Conti ceca, ha ridimensionato la valutazione dell'efficienza dei provvedimenti contro l'evasione dell'IVA adottati tra il 2011 e il 2013.
Secondo NKU, l'Amministrazione Fiscale ha sopravvalutato sistematicamente l'impatto dei provvedimenti. Infatti, molti di essi sono stati integrati senza aver dato la possibilità all’Agenzia delle Entrate di metterli in pratica. Si tratta, per esempio, della normativa sui conti certificati o sul Pagatore inaffidabile dell'IVA. Controverso anche il provvedimento di restituzione dell'IVA a soggetti in insolvenza. Unica valutazione positiva arriva invece per l'introduzione del sistema di reverse charge in alcuni settori.
Secondo NKU, l'evasione dell'IVA riguarda solo per il sette per cento l'economia informale, mentre il quaranta percento è determinato dalle truffe. Perciò il presidente di NKU, Miroslav Kala, si dice scettico sul Registro elettronico dei ricavi. “Se anche il Registro contribuisse a recuperare la metà di quel sette per cento, il problema sistemico non verrebbe risolto”, sottolinea Kala, puntando il dito contro i costi incerti di introduzione e gestione del Registro.
Fonte: Financninoviny.cz
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