La Fiera internazionale Macfrut arriva quest'anno alla 32sima edizione con una nuova veste. Tutte le novità presentate dal presidente di Macfrut Renzo Piraccini.
Macfrut 2015 si terrà per la prima volta a Rimini. Cosa ci attende con il cambio di sede?
L'area fieristica di Cesena era ormai completamente inadeguata per una fiera di spessore internazionale come Macfrut. Spostandoci a Rimini, a poche decine di chilometri da Cesena, abbiamo portato la nostra fiera nella più bella area fieristica italiana. Avremo a disposizione sei padiglioni e l’area espositiva aumenterà del 40%. In un momento in cui tutti riducono le superfici espositive, mi sembra un bel segnale in controtendenza e una grande sfida. La Fiera si tiene a fine settembre, quando è ancora in funzione tutta la macchina dell'accoglienza e del divertimento della Riviera, il che permetterà agli espositori di tenere presentazioni aziendali o altri tipi di eventi anche fuori dal perimetro di Macfrut.
La prossima edizione vedrà rafforzato il settore delle tecnologie pre-raccolta. Cosa vi ha spinto puntare su questo segmento?
Vogliamo che Macfrut sia il luogo dove il visitatore vede e tocca tutte le tecnologie legate all'agricoltura. In particolare, vogliamo aprirci alle aziende agricole innovative, che posso dare spunti ad altri operatori del settore. Inoltre organizzeremo aree tematiche specifiche, come la Serra del futuro, dove saranno presente le tecnologie più avanzate. Rimane anche un pilastro fondamentale della fiera l’organizzazione di visite alle aziende più rappresentative del territorio romagnolo, durante le quali i buyers possono vedere all’opera le tecnologie esposte in fiera. Anche il settore della frutta e verdura è ormai estremamente concorrenziale, perciò le aziende devono disporre di tecnologie che le rendano competitive.
È evidente che l'edizione 2015 farà da spartiacque nella storia di Macfrut. Cosa vi aspettate da questo rilancio?
Il nostro obiettivo è ridare a Macfrut lo spessore di una grande fiera internazionale e della principale vetrina delle tecnologie agricole prodotte in Italia e in Europa. Macfrut dev'essere quindi una porta d'accesso alle imprese, che stanno intraprendendo un processo d'internazionalizzazione. Quest'anno vogliamo raddoppiare il numero di visitatori esteri, che l'anno scorso rappresentavano un quinto dei 25mila totali.
Nell’ambito di questo nuovo progetto, che posto ha il centro-est Europa e in particolare la Repubblica Ceca?
I Paesi del centro-est Europa sono stati sempre presenti a Macfrut, ma ovviamente vogliamo rafforzare questa presenza incrementando il numero di visitatori e presentatori provenienti da quest'area geografica. Perciò abbiamo lanciato, in forte collaborazione con Unicredit, un tour nei Paesi mitteleuropei. La Repubblica Ceca è la quinta tappa dopo Bulgaria, Polonia, Ungheria e Romania. Riteniamo questa regione estremamente interessante per i produttori di tecnologie agricole, poiché ci sono agricolture di tre grandi Paesi come la Polonia, la Repubblica Ceca e l'Ungheria in forte modernizzazione. Molto lavoro è già stato fatto, ma ancora ci sono larghi margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie post-raccolta. E c'è anche un margine per la stessa crescita dei consumi di frutta e verdura.
In cosa consiste esattamente la collaborazione con Unicredit?
Grazie a Unicredit abbiamo la possibilità di presentare i nostri pacchetti per visitatori ed espositori nei Paesi dove è presente il gruppo, soprattutto nel Paesi del centro-est Europa e del bacino del Mediterraneo, che sono le aree strategiche per la nostra fiera. Allo stesso tempo, questo avvicina Unicredit alla filiera agricola e permette loro di sviluppare, anche grazie al nostro contributo, una serie di prodotti finanziari su misura per gli operatori del settore.
Credit foto: Archivio Ing. Michal Vokřál