Dal 6 agosto le imprese italiane possono chiedere finanziamenti a Simest, la società parte del Polo dell'Export e dell'
Il finanziamento dei progetti realizzati nei Paesi membri è possibile grazie all’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato all’interno del temporary framework dell’Unione Europea. Inoltre una parte dei finanziamenti, fino a un massimo di 800.000 euro ad azienda potrà essere erogata a fondo perduto. La parte restante del finanziamento è fornita sotto forma di mutuo agevolato. Il temporary framework resta in vigore fino al 31 dicembre 2020.
A disposizione delle aziende ci sono risorse per circa 900 milioni di euro allocate in diversi programmi. Con i fondi è possibile finanziare la patrimonializzazione delle PMI esportatrici, progetti di inserimento sui mercati esteri o l’elaborazione di studi di fattibilità. I fondi sono a disposizione anche per lo sviluppo di piattaforme di e-commerce, le spese per la partecipazione a fiere o l’assunzione di un temporary export manager.
Nello specifico:
Dal 6 agosto è possibile presentare domande anche per progetti all’interno della UE e sono operative importanti novità che rendono i finanziamenti agevolati SIMEST ancora più vantaggiosi per le imprese italiane, ampliandone la portata e allargando la platea delle imprese che possono accedervi.
Per le domande di finanziamento presentate entro il 31 dicembre il 2020 l’impresa può accedere alla liquidità senza necessità di presentare garanzie e per le domande di finanziamento, presentate dal 17 settembre ed accolte entro il 31 dicembre 2020, può richiedere il 50% del finanziamento a fondo perduto (fino a 800.000 euro complessivi di componente di aiuto).
Per ulteriori informazioni sulle singole voci si veda la presentazione allegata qui: Presentazione SIMEST
Maggiori informazioni: www.simest.it
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