Il 2016 sarà un anno ricco di novità per i pagatori dell'Imposta sul valore aggiunto. Oltre al tanto discusso Registro elettronico degli incassi, che dovrebbe entrare in funzione nel primo semestre, i pagatori Iva dovranno presentare le cosiddette Dichiarazioni di controllo.
Il nuovo obbligo, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016, riguarderà praticamente tutti i soggetti registrati in Repubblica Ceca. Le persone giuridiche pagatori IVA dovranno presentare la Dichiarazione di controllo ogni mese, entro 25 giorni dalla fine del mese oggetto della Dichiarazione. Per le persone fisiche pagatori trimestrali IVA, l'obbligo è invece trimestrale. Dalla presentazione saranno esenti solo i soggetti pagatori che hanno effettuato nel periodo in esame esclusivamente transazione esenti dall'IVA.
Il testo legislativo non riporta in maniera specifica l'oggetto concreto della dichiarazione, che è a piena discrezione delle Autorità fiscali. Unico vincolo obbligatorio è la presentazione per via telematica in formato XML della Dichiarazione. Dai moduli rilasciati a fine luglio dalle Autorità fiscali, si evince che i pagatori dovranno registrare tutte le fatture emesse e ricevute durante il periodo controllato. Un controllo più stretto sarà applicato alle fatture con un imponibile superiore a 10 mila corone, in questo caso la Dichiarazione dovrà riportare l'identità dall'acquirente e del venditore, l'imponibile, l'ammontare dell'imposta e la categoria di merce o servizi oggetto della transazione. La struttura del modulo potrebbe ancora cambiare, ma le Autorità fiscali hanno dato la loro parola per rilasciare entro la fine di novembre la versione definitiva della Dichiarazione.
Vista la mole di dati da inserire, viene consigliato di acquisire programmi telematici che riversino in maniera automatica i singoli dati nella Dichiarazione. Le ammende per la mancata presentazione della Dichiarazione arrivano fino a 50mila corone, mentre le Dichiarazioni inviate in ritardo potranno essere multate per un importo pari a 1000 corone quando la presentazione è spontanea, mentre è di 10mila corone in caso di sollecito delle autorità fiscali. Infine, la mancata presentazione che turba la riscossione delle imposte può essere multata con un'ammenda fino a 500 mila corone. Stesse sanzioni per le persone fisiche e giuridiche.
Con l'introduzione della Dichiarazione di controllo continua il processo di telematizzazione dell'Amministrazione fiscale, nonché di rafforzamento dei controlli. A mostrare questo trend sono anche i numeri degli accertamenti fiscali, in calo rispetto al 2009 di 32,5 mila a 37,1 mila. Il valore delle imposte non versate accertato è tuttavia raddoppiato passando dai 4,6 miliardi di corone del 2009 ai 9,6 miliardi di corone del 2014. L'Amministrazione fiscale sta quindi seguendo la via di allargare la base dati direttamente accessibili senza dover effettuare controlli fiscali direttamente in azienda, più dispendiosi. Tutto ciò a scapito però del carico amministrativo per le aziende.
Fonte fotografia: Pixabay