La società Ferrero è una delle più importanti multinazionali italiane, con prodotti di successo come Nutella, Kinder Sorpresa o Tic-Tac. CamicNet ha parlato dell'azienda e della sua posizione in Repubblica Ceca con Antonella Sottero, Direttore Generale di Ferrero Ceska.
Dottoressa Sottero, da due anni è a capo di Ferrero Ceska. Qual è la situazione del mercato ceco?
I dai macroeconomici segnano un Pil in crescita del 2%, un rialzo del reddito delle famiglie e della fiducia dei consumatori. Sul mercato c'è una propensione al consumo, che fatica a realizzarsi, perchè le famiglie hanno deciso di risparmiare. Per quanto riguarda il mercato del cioccolato, vediamo un calo dei volumi di vendita e una crescita del mercato a valore. La ragione è l’incremento dei prezzi al consumo influenzato in parte dal forte rialzo dei prezzi delle materie prime: il cacao e le nocciole in particolare. Perciò alcuni consumatori scelgono beni di sostituzione come i wafer, che hanno nel paese una lunga tradizione e non soffrono di questo rialzo. Ritengo invece che abbia un impatto minimo o nullo un eventuale cambiamento di abitudini alimentari dei cechi.
Come reagite al rialzo dei prezzi delle materie prime?
Il rialzo dei prezzi delle materie prime è il risultato di cattive condizioni meteorologiche in alcuni Paesi chiave, come la Turchia, dove avviene l'80% della produzione mondiale di nocciole. La Ferrero ha cercato quindi di differenziare la provenienza di questa materia prima così importante e strategica fondando delle proprie aziende agricole in Australia, Sud Africa o Cile. Ciò ha altri due vantaggi: abbiamo sempre accesso a nocciole fresche e disponiamo di un controllo di qualità più immediato. Per ora le nocciole delle aziende Ferrero rappresentano circa il 10% delle nocciole utilizzate dalla nostra società.
Un altro cambiamento rilevante per tutto il mercato alimentare è stata la nuova normativa sull'etichettatura dei prodotti introdotta a fine 2014. Ora le etichette devono essere più grandi e più dettagliate. Come valuta il provvedimento?
A parte il lavoro che ha richiesto il cambio delle etichette, ritengo positivo il nuovo provvedimento, perché rende più trasparente il mercato. Ferrero sostiene l’idea che i clienti debbano essere più informati sulla composizione degli alimenti e delle confezioni e crediamo che i nostri prodotti abbiano più chance di successo in un mercato con consumatori più informati. Siamo un'azienda molto attenta alla qualità dei prodotti e al rispetto per il consumatore.
I prodotti Ferrero sono conosciuti a livello globale e l'azienda è ormai una multinazionale con stabilimenti in diversi Paesi del mondo. Qual è il rapporto con il territorio di Alba, dove la società è nata?
Il rapporto continua a essere molto forte. Ad Alba continua a esserci lo stabilimento più importante del gruppo e le attività di ricerca e sviluppo. Tra Ferrero e i territori di Alba e della Langhe c'è quindi un patto di reciproca fiducia molto forte, dimostrata anche dal fatto, che il signor Michele Ferrero ha continuato fino alla fine ad andare a lavorare ad Alba per un paio di giorni alla settimana.
Il signor Michele Ferrero è mancato lo scorso febbraio. Che eredità lascia all'impresa che ha guidato per decine di anni?
Il signor Michele Ferrero ha ereditato l'azienda dal padre e dallo zio, ma si trattava di una piccola pasticceria di Alba. Il signor Michele è riuscito a farne una grande realtà industriali inventando prodotti di successo come Nutella, Kinder Sorpresa o Ferrero Rocher. Inoltre ha avuto il coraggio di puntare sul futuro aprendo ad esempio uno stabilimento produttivo in Germania nel 1956 comprendendo la grande potenzialità di quel mercato. L'intuizione principale di Michele Ferrero è stato capire che la società non può limitarsi a fare prodotti come le altre imprese, ma deve inventarne di propri. Così non abbiamo mai prodotto tavolette di cioccolata, perchè questo lo sanno fare tutti. Invece con uno spirito di innovazione sono stati ideati prodotti inconfondibili, che non trovano facili sostituti da parte della concorrenza. E proprio questo spirito di innovazione e invenzione è – credo – la maggior eredità, che lascia il signor Ferrero alla sua azienda.