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Con il 2016 arrivano i cambiamenti dell’IVA e della contabilità

13.01.2016

L’inizio dell’anno è tradizionalmente il periodo in cui entrano in vigore numerosi testi legislativi. Il 2016 non fa eccezione. Ecco un breve elenco.

IVA: cambia il regime per tutti

Alcuni dei cambiamenti più rilevanti entrati in vigore riguardano il sistema di pagamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto, che diventa sempre più digitale. Da gennaio, la dichiarazione di pagamento IVA e i relativi allegati dovranno essere presentati da tutti i soggetti corrispondenti questa imposta. Termina quindi l’esenzione dall’obbligo -entrata in vigore nel 2014- per i soggetti con ricavi inferiori a sei milioni di corone annue.

Un altro passo verso il digitale coinvolge i pagatori di IVA. Le Dichiarazioni di Controllo vanno presentate entro i venticinque giorni successivi alla conclusione del periodo dichiarato (un mese per le imprese o un trimestre per imprenditori individuali). L’obbligo scatta da gennaio.

Nelle Dichiarazioni di Controllo il pagatore dovrà inserire gli estremi delle fatture emesse e ricevute e altri dati, come il valore della transazione o l’identificazione delle parti coinvolte, permettendo così controlli incrociati. Per rafforzare l’esigibilità dell’uso dei format elettronici, i soggetti che presentano le Dichiarazioni IVA o di Controllo in formato analogico sono passibili di una multa fino a 50mila corone a Dichiarazione.

Leggeri cambiamenti riguardano anche il sistema di inversione contabile, che il Ministero delle Finanze sta cercando di estendere a numerosi tipi di transazione. Ancora una volta, l’obbligo da parte dell’acquirente di pagare l’IVA riguarderà le transazioni tassate secondo il paragrafo 56 della Legge sull’Imposta sul Valore Aggiunto. L’articolo tratta essenzialmente le compravendite di terreni e edifici. Per la prima metà del 2016 sono attesi altri cambiamenti del sistema di inversione contabile, già formulati dal Ministero delle Finanze ma ancora non approvati dal Governo.

In attesa di approvazione anche il contestato Registro elettronico dei ricavi, che dovrebbe riguardare gli scontrini emessi dagli esercizi commerciali. La Legge è bloccata alla Camera dei Deputati a causa del filibustering di parte delle opposizioni che annunciano una forte resistenza. I Regolamenti parlamentari della Camera in effetti permettono di continuare ancora a lungo l’ostruzionismo, mentre il Governo cerca degli strumenti per superare questa resistenza, la quale minaccia di rivolgersi alla Corte Costituzionale. Quest’ultima ha già bocciato diverse leggi approvate non rispettando strettamente i Regolamenti. I tempi di entrata in vigore rimangono quindi quanto mai incerti.

Reintrodotta la contabilità semplificata

Dal primo gennaio entra in vigore la modifica di legge che opera sulle categorie contabili e reintroduce il regime di contabilità semplificata. Nuovamente le cosiddette unità contabili (imprese, partite IVA, associazioni, etc.) vengono suddivise in quattro categorie. L’unità contabile non deve superare due delle tre discriminanti (valore degli attivi, giro d’affari e numero medio dei dipendenti) per appartenere a una certa categoria:

 

- unità micro: attivi inferiori a 9 mln CZK, giro d’affari: inferiore a 18 mln CZK, meno di dieci dipendenti;

- unità piccole: attivi tra 9 - 99 mln CZK, giro d’affari: 18-199 mln CZK, dipendenti: 10-49;

- unità medie: attivi tra 100 – 499 mln CZK, giro d’affari: 200-999 mln CZK, dipendenti: 50-249;

- unità grandi: attivi uguali o superiori a 500 mln CZK, giro d’affari uguale o superiore a miliardi CZK, 250 e più dipendenti.

Le unità micro e piccole, che rappresentano più del 90% delle imprese ceche, hanno minori obblighi contabili soprattutto per quanto riguarda la pubblicazione del bilancio consolidato o la realizzazione di prospetti dei flussi finanziari e di variazioni nel proprio capitale sociale. Non cambiano invece i criteri per cui è necessario pubblicare il bilancio consolidato verificato da un audit esterno. Questo obbligo scatta per le unità contabili che soddisfano almeno due dei seguenti criteri (uno per le S.p.A.): attivi per un valore di almeno 40 mln CZK, giro d’affari per almeno 80 mln CZK e/o almeno 50 dipendenti.

Reintrodotto anche il regime di contabilità semplificata, abolito nel 2004. Potranno far uso di questa regolamentazione le associazioni, le organizzazioni imprenditoriali e quelle sindacali, le chiese e i circoli di caccia con ricavi inferiori a 3 milioni di corone e patrimonio inferiore a 1,5 milioni di corone, a patto che non siano pagatori di IVA.

Arbitrati obbligatori

Il primo gennaio è entrata in vigore anche la modifica di Legge sulla Difesa dei Consumatori, che sortirà i suoi effetti dal primo febbraio di quest’anno. La modifica crea un meccanismo di risoluzione non giudiziaria di controversie tra clienti e fornitori. Sarà obbligatorio ricorrere a questa strada non giudiziaria prima di approdare in tribunale con la controversia.

Nel caso di un reclamo, il cliente, qualora non ottenga soddisfazione dal venditore o fornitore dei servizi, potrà rivolgersi a una delle autorità terze (Ispezione commerciale ceca, Autorità per le Telecomunicazioni o Autorità per l’Energia), che nominerà un mediatore. Quest’ultimo dovrà condurre un’indagine, raccogliere i pareri delle parti e proporre una soluzione della controversia, che potrà essere accettata o meno dalle parti. La durata massima dell’iter è di 90 giorni, prorogabili per ulteriori 90 in caso di controversie particolarmente complicate. Qualora la soluzione proposta dall’Autorità terza non sia accettata da una delle parti coinvolte, la controversia potrà continuare in Tribunale.

 

Fonte fotografia: Pixabay

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