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Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca
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Tavola rotonda – Tutela degli investimenti nel fotovoltaico alla luce della recente riforma fiscale

presso la sede di Mattoni-Karlovarské minerální vody - Marianske nam. 4, Praga 1


16.02.2011 -

Grazie all’iniziativa del Presidente Pasquale, giovedi 17 febbraio la Camera di Commercio Italo-Ceca ha organizzato un seminario specifico sulla tutela degli investimenti nel fotovoltaico; relatori incaricati di esplicare la complessa situazione, a seguito del duro inasprimento del regime fiscale che ha di recente proccupato gli investitori, sono stati gli esperti dello studio legale Jorgensen e il sig. Smolka, presidente di CZEPHO (Associazione Ceca dell’Industria Fotovoltaica, fondata un anno fa conta oggi più di 150 soci).

Come abbiamo avuto modo di approfondire nello speciale sulle energie rinnovabili dell’ultimo CamIC Magazine, il governo ceco ha varato un’imposta fiscale aggiuntiva del 26% per i grossi produttori che è stata accompagnata da una campagna allarmistica sull’aumento dei prezzi dell’energia che si sarebbe dovuto imputare proprio al fotovoltaico.

Il dott. Pasquale con la Camera di Commercio Italo-Ceca e la consulenza legale dello studio Jorgensen si è posto capofila di un gruppo di investitori italiani e per agire tempestivamente sulla questione. Le sue preoccupazioni riguardano sia il breve che il lungo termine: non agire legalmente comporta sia un rischio di perdita nei primi tre anni durante cui viene applicata la tassa, ma espone anche alle incognite di prolungamento dell’imposta ed eventuali difficoltà di allacciamento alla rete e sue tariffe.

Gli esperti legali aspettano il sicuro ricorso arbitrale dei 3-4 colossi del fotovoltaico in Repubblica Ceca (per lo più tedeschi) ma seguono ugualmente le azioni a livello politico promosse in primis dalla CZEPHO: ci sarebbe già la disponibilità di almeno 17 senatori, numero di firme sufficiente per aprire un ricorso alla Corte Costituzionale. Si attende, inoltre, di vedere le evoluzioni a livello UE, la Commissione, nonostante la sua poca possibilità specifica d’intervento, ha già preso in analisi la questione.

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