In conocomitanza con la mostra “Realismo Socialista in Cecoslovacchia: 1948-1989”, in esposizione a Villa Manin fino all'8 luglio, la Camera Italo-Ceca ha realizzato un educational tour nella provincia fiulana per il settore agroalimentare e turistico, finalizzato alla conclusione di nuovi affari.
Dal 6 al 10 giugno una delegazione di sette operatori cechi, importatori di prodotti agroalimentari e tour operator, si è recata in provincia di Udine per un'iniziativa promossa dall’Azienda Speciale Villa Manin di Passariano, in collaborazione con la Camera Italo-Ceca.
Le aziende del settore agroalimentare hanno potuto visitare le principali realtà tipiche della provincia, come i prosciuttifici di San Daniele e il Consorzio Latterie Friulane, il più grande centro produttivo caseario della regione, oltre a numerose aziende vinicole di alta qualità appartenenti al Consorzio Colli Orientali.
Un programma specifico è stato invece realizzato per le aziende del settore turistico, che hanno potuto visitare i principali centri di interesse dell’area, come Aquileia, Grado, Trieste, Miramare, Udine, Cividale del Friuli e Monte Lussari.
“Il nostro progetto mira a sviluppare ancora di più i rapporti tra Friuli Venezia Giulia e Repubblica Ceca – ha riferito Enzo Cainero, Commissario Straordinario di Villa Manin –. Ritengo ci siano ottime opportunità per rafforzare gli scambi bilaterali in entrambe le direzioni, la Repubblica Ceca è un Paese che offre molto a livello industriale, commerciale e turistico, e la mostra sul Realismo Socialista vuole essere il presupposto istituzionale di questo nuovo percorso di avvicinamento – ha riferito ancora Cainero –. La visita della delegazione ceca e l’interesse mostrato dagli operatori confermano le potenzialità del nostro territorio verso la Repubblica Ceca e le affinità tra le due realtà”.
La mostra, in programma dal 23 marzo all’8 luglio, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Eleutheria di Praga, come un momento particolarmente significativo per ricordare un periodo artistico influenzato dalla ben nota occupazione comunista. Presenti a Udine più di un centinaio di opere tra quadri, sculture e grafica, che rappresentano l’intero arco legato alla produzione artistica del periodo socialista in Cecoslovacchia.
“Il principale merito di questa mostra è quello di aver risvegliato l’interesse verso un periodo artistico a lungo considerato minore, e a volte rinnegato dagli stessi Cechi, a causa del contesto politico all’interno del quale si è sviluppato – ha riferito Francesco Augusto Razetto, presidente della fondazione Eleutheria –. L’arte però segue percorsi propri rispetto alla politica. La mancanza di libertà e democrazia non coincide necessariamente con la mancanza di contenuti artistici, come dimostra questa rassegna. Questo aspetto inizia finalmente ad essere percepito anche dagli ambienti culturali e istituzionali cechi ed europei. Molti sindaci boemi e moravi, che hanno visitato la mostra a Udine, mi hanno contattato per propormi delle collaborazioni nelle loro città, che sicuramente realizzeremo. Il nostro è un progetto in continua evoluzione. La prossima tappa sarà in Slovacchia, a Kosice, quando la città sarà Capitale Europea della Cultura. Una tappa dovuta, in un centro che fu tra i più importanti della Cecoslovacchia, che diverrà un’importantissima vetrina a livello europeo”.